mercoledì 30 ottobre 2013

[Telefilm] The Walking Dead (season 1)


Buon pomeriggio e benvenuti in un altro dei miei deliranti post di chiacchiere!
Mi sono resa conto solo ora che non recensisco qualcosa da oltre un mese: imperdonabile! Fortuna che mi ero ripromessa di essere più puntuale nella pubblicazione dei post! Non cercherò di trovare scuse a tale mancanza, ma prometto che il prossimo mese cerco di dedicare quotidianamente qualche minutino in più al blog; perché alla fine si tratta di questo, non porta via ore e ore e se mi organizzo bene sono sicura di riuscire a far combaciare tutto alla perfezione. Comunque... Come anticipato nel post di ieri, questa settimana vorrei dedicare ogni mio post a un libro, un film o una serie tv che ben si adatta al periodo Halloween-oso in cui ci troviamo. E cosa fa più Halloween di una bella mandria di zombie? Nulla, a mio avviso! Di fatti, oggi vi parlo di "The Walking Dead" serie tv del 2010 basata sull'omonimo fumetto scritto da Robert Kirkman, che fa anche da produttore esecutivo dello show. Ne vogliamo parlare? Parliamone!

La trama: Rick Grimes è il vice-sceriffo della contea di King, vicino Atlanta, che nel corso di una sparatoria viene gravemente ferito e finisce in coma; al suo risveglio, si ritrova all'interno di un ospedale abbandonato e, seppur debilitato dal coma, inizia a muoversi per i suoi corridoi deserti, cercando di capire cosa possa essere successo. Uscito all'esterno della struttura, rinviene numerosi cadaveri ammonticchiati, oltre a scoprire che la città sembra essere stata abbandonata. Così iniziano le avventure di Rick, che si ritrova catapultato in un mondo dove i morti hanno preso il sopravvento sui vivi. Alla disperata ricerca della sua famiglia, l'uomo si imbarca in un pericoloso viaggio in direzione di Atlanta, la città in cui sembra che il governo abbia creato dei rifugi per ospitare i sopravvissuti all'apocalisse zombie.

Commenti vari&eventuali: parlare di questa serie tv è per me molto, molto difficile. Questo perché la adoro così tanto che temo di perdere l'oggettività e di lasciarmi trascinare dall'onda dei sentimenti. Prometto che mi impegnerò per descrivere questo show nella maniera più obiettiva possibile, anche se preannuncio che potrebbe non essere semplice.
La trama di questa prima stagione è semplice e lineare e segue le vicende del nostro protagonista che, risvegliatosi dopo circa un mese di coma, scopre che il mondo è precipitato nel caos e che le strade sono invase da zombie; spaesato e confuso, quasi quanto lo spettatore probabilmente, muove i suoi primi, incerti passi per le vie della sua città. Non comprende cosa sta succedendo alla sua città, alla popolazione che è abituato a proteggere, e probabilmente neanche la visione della Bycicle Girl, il primo zombie che incontra, riesce a schiarirgli la mente. Un unico pensiero gli affolla la testa: tornare a casa. E di fatti vi torna, trovandola vuota, eppure comprende che la moglie e il figlio non sono morti, bensì sono riusciti a fuggire da quell'inferno. E da qui inizia l'avventura del solitario Rick Grimes, che solitario lo rimarrà ben poco dato che si unirà in maniera rocambolesca a un piccolo gruppo di sopravvissuti. Ecco, questo è un sunto molto breve di ciò che avviene, sempre evitando spoilers di qualsiasi natura, e quindi sorge normale una domanda: cosa, in una trama così semplice e scontata, attrae lo spettatore? Cosa rende questo show simile a una droga?
Personalmente, ciò che mi ha colpita maggiormente di questa serie tv sono i personaggi e gli indizi. Andiamo con ordine...
Trovo che i personaggi di questa serie tv siano incredibilmente normali, quasi banali nella loro semplicità: il vice-sceriffo, il ragazzo della pizza, le due sorelle inseparabili. Ci sono i bambini, l'anziano, i delinquenti. C'è persino la donna che subisce le violenze del marito. Si tratta, in sintesi, di persone normali che sono state catapultate in un mondo fatto di violenza, di lotta continua alla sopravvivenza: non parliamo di supersoldati addestrati a uccidere, di medici con dietro la farmacia personale, no. Abbiamo persone comuni, come potremmo essere noi stessi, inserite nel contesto di un'apocalisse zombie. Non ci sono i buoni. Non ci sono i cattivi. Ci sono persone comuni che combattono quotidianamente per la loro sopravvivenza. Tutta questa normalità porta quindi lo spettatore a porsi, nel corso degli episodi, domande come «Cosa avrei fatto io in una situazione simile?». L'immedesimazione nei personaggi è inevitabile, proprio perché è lo show stesso a spingere lo spettatore a porsi determinati quesiti: avrei resistito? Sarei riuscito a fuggire? Oppure anche io mi sarei fatto prendere dalla disperazione come i due contadini a cui Rick sottrae il cavallo nel primo episodio? Cosa avrei portato con me?
Legati a questo senso di immedesimazione che, almeno in me, la serie porta, vi sono gli indizi. Sì perché nessuno sa come è iniziata questa apocalisse zombie, né lo spettatore, né tantomeno i personaggi: entrambe le parti brancolano nel buio. Eppure seminati in giro per la serie vi sono alcuni indizi: l'elicottero che Rick vede ad Atlanta, per esempio. Piccoli tasselli, dettagli magari insignificanti, che tuttavia vengono recepiti dallo spettatore che è naturalmente portato a riflettere su essi: ma quindi gli zombie sono il frutto di un esperimento? Qualcuno li ha mandati per qualcosa? Oppure è una semplice degenerazione di un qualche virus? Lo portano gli animali? Tutte queste domande rimangono, ovviamente, prive di risposte. Tuttavia ciò aumenta la suspance: lo spettatore vuole vedere l'episodio successivo, deve vedere come proseguono le vicende del gruppo di sopravvissuti, vuole capire se le sue supposizioni sono giuste o se ci sono altri dettagli in giro. Perché diciamocelo: i fan di The Walking Dead hanno tutti una loro versione di come sia iniziata l'epidemia, ne sono convinta!
Ci sono poi altri due elementi che ho particolarmente apprezzato della serie. Il primo è sicuramente la caducità dei personaggi. I personaggi, come detto prima, sono dei tipi normali e, come tali, sono vulnerabili: nessuno di loro, quindi, è al sicuro. Ogni personaggio che muove i propri passi all'interno di questo show può perdere la vita in qualsiasi momento, in qualsiasi modo. Ho davvero adorato questo elemento di imprevedibilità, che rendeva le scene di combattimento con gli zombie molto meno scontate! Il secondo elemento che ho apprezzato è la quasi completa assenza di scene in cui si salta sul posto, letteralmente. Non fraintendetemi: le scene di pathos ci sono, tese e molto coinvolgenti, tuttavia nella maggior parte dei casi non ci sono zombie che spuntano all'improvviso da dietro un angolo, cosa che rende la serie adatta anche a una fifona come la sottoscritta. Questo show è infatti l'unico telefilm o film vagamente horror che io riesca a seguire senza avere problemi a dormire la notte o senza rimanerne shockata. Grazie produttori!
Una cosa mi ha lasciata perplessa nella serie, soprattutto rivedendola una seconda volta (quindi con le conoscenze acquisite nelle stagioni seguenti): per quale motivo uno zombie cerca di sfondare la vetrata del centro commerciale in cui si trovano i protagonisti usando un sasso? Questo è completamente incoerente con ciò che si vede nelle stagioni successive! Già la bambina zombie che si china a raccogliere l'orsacchiotto è strana, come anche la moglie di Morgan che cerca di aprire la porta girando la maniglia (non graffiandola, non cercando di abbatterla guidata dalla fame), ma addirittura lo zombie con il sasso no! Quando l'ho rivisto sono scoppiata a ridere, giuro!
Il finale è splendido, chiaramente aperto, e lascia diversi spunti di riflessione allo spettatore.

Note: la prima stagione della serie si compone di 6 episodi della durata di 42 minuti ciascuno circa (a parte il primo, che dura di più). Sono già state trasmesse altre due stagioni, e la quarta sta andando in onda proprio in questi giorni! Inoltre, nel 2015 verrà creato uno spin-off della serie, che seguirà un altro gruppo di sopravvissuti. Sul web sono state rilasciate ben tre webpisodes, rilasciati fra una stagione e l'altra; le tre webseries si intitolano "Storia di uno Zombie", "The Walking Dead: Cold Storage" e "The Oath" e, pur trattando storie completamente differenti da quella principale, sono ad essa legate per piccoli dettagli. Un modo come un altro per addentrarsi ancor di più nell'universo di questa serie. Curiosità: il primo episodio di questa serie tv è stato trasmesso il 31 ottobre del 2010, durante il Fearfest, quindi domani lo show compirà i suoi primi 3 anni.

2 commenti:

  1. Lo seguo da prima che venisse trasmesso in Italia, all'inizio lo vedevo solo per curiosità, via via mi sono appassionata XD ora sto seguendo la quarta stagione su fox.
    Hai ragione sulle incongruenza rispetto alla prima stagione, ricordo ad esempio che nella puntata, della prima serie, in cui i protagonisti erano intrappolati nel centro commerciale, ribadivano di stare attenti a non sporcarsi con il sangue degli zombie, invece poi di questa cosa se ne sono completamente scordati, infatti vanno in giro completamente imbrattati di sangue per tutto il tempo XD

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    1. Io ho iniziato a seguirlo quando qui in Italia era appena finita la seconda stagione: mi incuriosiva ma avevo sempre avuto paura a vederlo. Poi ho visto le prime due puntate della prima serie e sono completamente caduta in trip!
      Sì, esatto! Quella cerco di giustificarla dicendomi che forse poi hanno scoperto che non gli faceva nulla il sangue, ma ci sono proprio dei comportamenti che non mi spiego! Comunque hai ragione, anche la storia del sangue è strana XD Secondo me la prima serie l'hanno fatta senza curare troppo i dettagli, forse solo per vedere come andava; nelle serie successive, poi, hanno aggiustato il tiro e si sono raffinati ;)

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