Ogni volta che mi riprometto di aggiornare il blog con regolarità accade qualcosa che me lo impedisce, ad esempio non mi viene nulla da scrivere, o la linea inizia a fare i capricci, o ancora spuntano altri impegni. Ieri è stata la giornata della mancanza di creatività: ogni volta che tentavo di aprire un nuovo post, improvvisamente non mi veniva nulla con cui riempirlo. Oggi ci riproviamo! Il film di cui voglio parlarvi è "After Earth", pellicola del 2013 diretta da M. Night Shyamalan e uscita nelle sale italiane il 6 giugno dello stesso anno. Avendo io un debole per i film di fantascienza con elementi apocalittici o post-apocalittici ed essendo rimasta affascinata dal trailer, non ho resistito e mi sono precipitata al cinema pochi giorni dopo la sua uscita nelle sale. Subito dopo lo spettacolo ero tornata a casa con l'intenzione di comporre una recensione sulla pellicola ma anche all'epoca mi mancavano le parole, poi fra un impegno e l'altro questa recensione è passata in secondo piano e solo oggi l'ho ripresa in mano. Quindi, senza ulteriori indugi: parliamone!
La trama: la Terra come la conosciamo non esiste più, devastata dai cataclismi, e l'umanità si è ormai stabilita su Nova Prime. Cypher Raige (Will Smith), il primo ad essere stato in grado di controllare la paura per rendersi invisibile agli Ursas, torna a casa dopo una lunga missione, riunendosi alla sua famiglia; nel mentre suo figlio Kitai (Jaden Smith) viene respinto per l'ennesima volta dal corso per diventare un Ranger. Per cercare di riallacciare il loro rapporto, Cypher accetta di imbarcarsi con suo figlio su una navicella spaziale affinché egli lo segua nella sua ultima missione prima del pensionamento; durante il viaggio, però, la navicella viene colpita da una pioggia di meteoriti e, danneggiata, precipita sulla Terra. Solo Kitai e suo padre sopravvivono all'atterraggio, seppur Cypher sia gravemente ferito e la strumentazione danneggiata. Il giovane Kitai dovrà quindi attraversare un territorio sconosciuto e pericoloso per tentare di recuperare il segnalatore rimasto sulla coda della navicella spaziale.
Commenti vari&eventuali: per la prima volta non so davvero da dove iniziare per recensire questo film. Non c'entra il fatto di averlo visto mesi fa, ho una buona memoria e soprattutto se qualcosa mi impressiona, positivamente o negativamente, me ne ricordo a lungo; il fatto è che invece questo film non mi ha impressionata in nessuno dei due modi. La trama è bella, seppur piuttosto banale, e potrebbe rappresentare l'equivalente di un romanzo di formazione se non fosse che la maturazione dell'eroe avviene fin troppo in fretta e fin troppo all'improvviso; belli gli scenari terrestri in cui la storia si svolge, piuttosto impressionanti se si pensa che buona parte di essi sono luoghi realmente esistenti, e belli anche gli effetti speciali della pellicola. Gli Ursas sono resi molto bene, in particolar modo la loro cecità, ma ammetto di non aver apprezzato molto il fatto di diventare invisibili riuscendo a controllare completamente la paura: mi sembra un espediente per fare sembrare i protagonisti più fighi e per giustificare il fatto che un semplice essere umano possa sconfiggere dei bestioni sadici e famelici. Nota dolente: il cast. Will Smith è un ottimo attore, mi piace molto il suo modo di recitare, ma va ammesso che non gli riesce troppo bene la parte di quello completamente privo di emozioni; sarà che io, anche a distanza di anni, continuo a vederlo come Willy, il principe di Bel-Air, ma un intero film con lui privo di emozioni mi ha turbata e non poco. E attenzione, con questo non intendo dire che non mi piace vederlo in ruoli seri, anzi! Intendo proprio dire che in questo film il suo personaggio è completamente atarassico, e sinceramente non ce lo vedo. Tutt'altra storia per suo figlio Jaden: lui, che non dovrebbe essere privo di emozioni, non riesce ad atteggiare il volto in un'espressione che sia una! No no no, non mi piace. Certo, carino il fatto che padre e figlio recitino la parte di padre e figlio, però non mi ha convinta il modo in cui ha recitato la parte di Kitai. Altra nota dolente: la lentezza del film. Dal trailer credevo che sarebbe stato un film piuttosto adrenalinico, o che comunque mi avrebbe sorpresa più e più volte, invece il ritmo del film è piuttosto lento, o almeno così mi è sembrato, tanto che quando sono uscita dal cinema credevo fossero passate almeno tre ore dal mio ingresso! Il finale è piuttosto scontato, nulla di emozionante a mio avviso.
Note: il film ha una durata di 100 minuti, anche se come ho già detto prima nel guardarlo mi è sembrato notevolmente più lungo. Sinceramente non ho molto altro da aggiungere su questo film, che non mi ha assolutamente entusiasmata, se non fosse per gli splendidi scenari naturali in cui è girato. Senza dilungarmi ulteriormente, vi lascio qui sotto il trailer, nel caso in cui qualcuno fosse interessato al film, e il tazzometro. Al prossimo post!
Concordo, non so nemmeno io cosa dire, non mi ha lasciato molto come film, belli gli effetti e carina la trama, ma ho poco da dire e come se ha lasciato un vuoto spesso mi piace rivedere i film, ma in questo caso, boh mi lascia tanti dubbi, non concordo su Willy smith, nel senso che comunque, a me nel ruolo e come l'ha interpretato e piaciuto, però boh ho trovato la sua parte molto priva...piú da personaggio secondario, quasi come se il suo nome fosse stato messo li tanto per attirare gente
RispondiEliminaBeh alla fine il personaggio interpretato da Will Smith è un personaggio secondario, perché il protagonista vero è quello interpretato da suo figlio! Concordo su ciò che hai detto: questo film va bene se visto una volta, ma non mi spinge a rivederlo ancora.
EliminaCome sempre grazie per il commento!