Dal momento che ho parlato del romanzo e ho citato questo titolo nelle note del post precedente, mi sembra corretto fare quattro chiacchiere riguardo questo film. Di chi parliamo? Di "World War Z" naturalmente, il film tratto dall'omonimo romanzo, diretto da Marc Forster e uscito nelle sale italiane il 27 giugno 2013. Già dal trailer avevo deciso che sarei dovuta andare a vedere questo film, non tanto per l'attore protagonista quanto per la maestosità di alcune scene (gli zombi che si accalcano sul muro...spettacolare), quindi pochi giorni dopo la sua uscita nelle sale italiane io e il mio povero amico di turno eravamo già in fila per vedere la pellicola. Come sempre...parliamone!
La trama: Gerry Lane (Brad Pitt), un ex-funzionario delle Nazioni Unite, sua moglie Karin (Mireille Enos) e le loro due figlie si trovano a bordo della loro auto, bloccati nel traffico di Philadelphia, quando la città subisce l'assalto di un'orda di zombie. Riuscita a fuggire alla città ormai completamente nel caos, la famiglia Lane viene ospitata a bordo di una nave federale a patto che Gerry faccia parte della squadra in partenza al seguito di un giovane dottore, il virologo Fassbach, avente la duplice missione di trovare il paziente zero e al tempo stesso scovare un rimedio che possa fermare questa piaga mondiale. Volendo tenere la famiglia in un posto sicuro, Gerry accetta e parte per questa missione che lo porterà ad esplorare un mondo devastato dalle orde di zombi che sembrano imbattibili. Sarà davvero così? Il mondo sarà davvero spacciato?
Commenti vari&eventuali: già solo leggendo queste quattro righe di trama che ho buttato giù ci si può facilmente rendere conto di quanto il film differisca dal romanzo da cui dice di essere tratto. Innanzitutto ha un protagonista, Gerry, interpretato da un Brad Pitt dal capello sempre perfetto nonostante l'apocalisse zombi, in cui solitamente acqua e sapone scarseggiano; al di là dello stereotipo del protagonista bello e perfetto, che risolve tutta la situazione pur non avendo grandi conoscenze mediche o altro, la vera domanda che guardando il film chiunque dovrebbe porsi è la seguente. Perché, in nome di tutto ciò che è buono sulla Terra, qualsiasi posto visitato da Brad Pitt finisce male? Una volta è un caso, due volte una fatalità, alla terza volta che succede ci si inizia a porre qualche domanda. Ci sono posti che resistono da quando l'apocalisse è iniziata, in cui si sono limitati i danni, posti sicuri! Arriva lui, e la cosa migliore che può succedere è che la popolazione venga decimata dagli zombi. Per non parlare della squadra con cui parte! Capisco che questo sia un film apocalittico, ma la faccenda ha dell'incredibile! Tornando seri, credo che il miglior modo di valutare questo film sia far finta che sia un'opera originale e che non abbia nulla a che vedere con il romanzo: preso così, il film è piuttosto godibile, al di là dei cliché in cui spesso cade. Ha una trama lineare, anche se a tratti scontata a mio avviso, ma affronta gli zombi nella maniera che piace a me: con tanto pathos ma poche scene splatter (se siete amanti del sangue che schizza ovunque, non fa completamente per voi questo film). La soluzione suggerita dal film, tuttavia, non mi ha entusiasmata e mi è sembrata un po' troppo un deus ex machina, un modo per concludere il film senza fornire altre spiegazioni. Belli gli effetti speciali e bella anche l'idea degli zombi che corrono e non si limitano a trascinarsi lentamente in giro per il mondo. E poi sul finale, ecco la sorpresa: Pierfrancesco Favino! Fenomenale, e non ho nulla da aggiungere su di lui, anche se potevano evitare di fargli fare la classica parte di quello che fa casino...
Note: la durata del film è di 116 minuti, che alla fine scorrono anche piuttosto piacevolmente visti i rapidi cambi di scenario e le scene d'azione che si susseguono. Come ho già detto, questo film va preso a sé, come se non fosse tratto dal romanzo di Max Brooks, seppur credo abbia contribuito a rendere noto il romanzo stesso: io per prima ho letto il libro solo dopo aver guardato il film, senza sapere che i due differivano così tanto fra loro. So che il film veniva proiettato sia in 3D che in versione normale; io l'ho visto in versione normale, e a mio avviso non serviva un 3D, forse poteva dare una profondità maggiore alla scena ma sono una fan del 3D spettacolare, di quello con le cose che sembra ti vengano in faccia, e questo film secondo me non offriva scene del genere. Anche se ormai il film dovrebbe essere uscito dalle sale, metto il trailer, nel caso in cui qualcuno non lo avesse visto.
Nii aspettavo questa tua Recensione, direi che prossimo articolo da parlare e di James Badge Dale, tra l'altro attore anche in questo film, recensione azzeccata, ma avrei menzionato anche lui insomma muore sempre in ogni film e in ogni film fa lo stronzo, ma è bravo a farlo, e altra cosa, che dovevi menzionare la famiglia di lui, personaggi inutili, che soprattutto creano piú casini che altro... -_-
RispondiEliminaFelice che ti sia piaciuta la recensione!
RispondiEliminaDi Badge Dale volevo parlarne, ma ha un ruolo così secondario e con una morte a mio avviso così poco logica, che ho preferito tralasciare. Stesso discorso per la famiglia del protagonista, che al di là delle scene iniziali non ha un vero e proprio ruolo nel film (tranne quello di fare chiamate in momenti poco utili).
Prossima recensione...uhm...sì, forse ho già in mente su cosa farla :) Ti basterà avere un po' di pazienza!