martedì 31 dicembre 2013

[Tag] Year of Books



Buon pomeriggio, cari lettori, e benvenuti in questo ultimo post dell'anno in corso.
Mamma che emozione! Il mio primo Capodanno da blogger tipa che scrive qualsiasi cosa le passa per la mente imbrattando un povero blog innocente - definizione lunga, eh? - non potevo lasciarlo correre così, come se nulla fosse. E dunque eccomi qui, a cimentarmi in un tag molto carino ideato da Alessia del blog Il profumo dei libri, che non esito a definire la mia musa ispiratrice! Ho davvero poco tempo, perché devo ancora capire cosa indossare stasera, oltre a dover studiare la strada per arrivare a casa di amici, quindi senza ulteriori indugi, passo subito a rispondere alle domande! Ci rileggiamo alla fine del post per gli auguri ufficiali!

Per tutti i lettori:

1. Il libro più bello?
Iniziamo subito con una di quelle domande a cui io odio rispondere! Se c'è una cosa, infatti, che mi riesce difficile è stilare una classifica di ciò che mi è piaciuto di più: mi sembra quasi di fare un torto al resto dei libri che ho letto! Comunque, se dovessi eleggere il libro più bello di quest'anno direi che Lo Hobbit vince, senza ombra di dubbio (ma era quasi scontato, considerando il mio smodato amore per Tolkien). Al secondo posto fra i libri più belli metto invece La verità sul caso Harry Quebert, di cui non vi ho ancora parlato - mea culpa - ma che è stato il miglior thriller che io abbia letto nel corso del 2013.

2. Il libro più brutto?
E qui, invece, scegliere risulta semplicissimo. Il libro più brutto è infatti Alice in Zombieland, lettura in cui avevo riposto un sacco di speranze viste le numerose recensioni positive e che invece ho trovato davvero pessimo.

3. Il libro più lungo?
Anche questo titolo viene vinto da La verità sul caso Harry Quebert e dalle sue 779 pagine di lunghezza. Strano che non abbia trovato titoli più lunghi a cui dedicarmi, durante il 2013: di solito adoro i libri che sembrano dei piccoli mattoni!

4. Il libro più corto?
Semplicissimo, anche in questo caso! Tre volte all'alba di Baricco, con le sue 96 pagine, è forse il libro più corto che io abbia mai letto in tutta la mia vita.

5. Il genere di cui hai letto più libri?
Senza prendere in esame le mie letture avrei detto il fantasy ma mi sono appena resa conto che quest'anno ho letto quasi esclusivamente thriller, con mia grande sorpresa. Quindi sì, il thriller è decisamente il genere di cui ho letto più libri nel 2013.

6. Il genere di cui hai letto meno libri?
Escludendo quei generi che proprio non leggo (come ad esempio il genere rosa), nel corso del 2013 credo di aver letto pochi pochissimi quasi nessun fantasy, in ogni sua possibile sfumatura. Devo assolutamente recuperare nel prossimo anno!

7. Il libro che non avresti mai preso in considerazione ma che hai amato?
Incredibile a dirsi, ma I love shopping a New York di Sophie Kinsella si aggiudica questo premio. Non ho mai preso molto in considerazione la Kinsella e i suoi libri, ma credo che dal prossimo anno inizierò a recuperare questa lacuna. Ironico, divertente e pieno di humor, romantico al punto giusto: ecco gli ingredienti che mi hanno fatto amare questo libro, inaspettatamente.

8. Il libro da cui ti aspettavi moltissimo ma che ti ha deluso?
In Alice in Zombieland, come detto prima,  avevo riposto grandi speranze, tutte rimaste deluse. Peccato...

9. Il libro che hai comprato d'impulso, senza averlo mai sentito nominare?
Daniëlle Hermans e il suo libro L'ordine dei 15 è forse l'unico titolo di cui mi sono impossessata senza averne mai sentito parlare; non ho idea di come sia lo stile dell'autrice, ma la trama del libro mi ha incuriosita e quindi eccomi qui. Spero davvero di non rimanerne delusa!

10. Un libro super pubblicizzato che hai deciso di non leggere?
Inizialmente avevo deciso di leggerlo, spinta dalla marea di recensioni positive che leggevo sul blog. Lo avevo anche inserito in una mia whishlist, se non sbaglio; poi sono passate le settimane, ci ho riflettuto e mi sono detta che no, probabilmente non era proprio il libro adatto a me. Di chi sto parlando? De Il cuore selvatico del ginepro di Vanessa Roggeri. Al momento non ho in programma di leggerlo, ma chissà che un domani non mi torni la voglia di farlo.


Per i blogger:


1. La recensione più difficile da scrivere?
Altra domanda difficile, lo ammetto. Credo che la recensione di Tre volte all'alba sia fra quelle che mi sono risultate più difficili da scrivere, questo perché ho trovato complicato proprio il libro in sé. Ci ho impiegato un bel po' prima di riuscire a organizzare il discorso in modo tale che avesse un senso logico. Un'altra recensione difficile da scrivere è stata quella di Racconti di pioggia e di luna di Ueda Akinari: ero convintissima di voler recensire questo libro, eppure quando mi sono messa davanti al pc ho trovato la stesura del post estremamente difficile.

2. La recensione nata con estrema semplicità in pochi minuti?
Argh sempre più difficili, queste domande! Una recensione semplice, dunque... L'unica che mi viene in mente è quella de Lo Hobbit. Non so perché, ma scrivere quella recensione è stato abbastanza semplice: forse ero ispirata dal libro, o era un giorno propizio.

3. Il post più famoso e più commentato?
Il post con più visualizzazioni è stato quello del progetto Books, chocolate and... Friends! in cui parlavo di alcuni capitoli di Hunger Games, post fatto per un gruppo di lettura organizzato da Muriomu. Per quanto riguarda i commenti, non so come andare a controllare ma credo che il post più commentato sia uno di qualche tag che ho fatto, forse quello sulle copertine arcobaleno dei libri.


4. Il post a cui sei più legata?
Indubbiamente, il post a cui mi sento più legata è quello in cui ho descritto alcune mie riflessioni sulla vita. So che possono risultare banali, tuttavia è un genere di post che vorrei riuscire a scrivere più spesso: in un certo senso, sono i post in cui risulto più sincera, mi danno modo di mostrare davvero una parte di me che solitamente tendo a tenere nascosta. Quindi sì, quello è senza dubbio il post a cui sono più legata, anche per via del giorno in cui l'ho scritto.

5. Il mese più attivo?
Con i suoi 19 post, Settembre si aggiudica il titolo di mese più attivo. Era ovvio che fosse lui: è il mese in cui sono tornata a casa dopo le vacanze, in cui ho dato gli esami d'ammissione senza avere però ancora lezioni all'università: tanto tempo "morto" da dedicare al blog. Con l'inizio delle lezioni, la mia attività è drasticamente scesa. Ahime.

6. Il mese più "morto"?
 I mesi più morti sono stati Maggio e Luglio (in realtà, il più morto è Giugno, in cui non c'è neanche un post): avevo aperto il blog su Wordpress in un pomeriggio in cui non sapevo come occupare il tempo, poi lo avevo abbandonato. Quando poi ho scoperto Blogger (e i suoi blog ben più personalizzabili) mi sono subito trasferita su questa nuova piattaforma, portando però con me quei primi due post che avevo composto altrove. 

7. Un blog che hai iniziato a seguire un po' per caso e che ti ha sorpreso?
Brutta domanda. Qui c'è da ragionare. Credo che il blog di Lexie sia quello più calzante: l'ho iniziato a seguire perché è un blog nato quasi in contemporanea con il mio, e poi mi ci sono affezionata con il tempo. Anche se non ho la costanza di commentare (sono una pessima seguace, lo so) passo sempre a darci un'occhiata ogni volta che pubblica un nuovo post e non ne rimango mai delusa!

8. Un blog che ti hanno consigliato e che invece ti ha deluso?
Detto fra noi, sono agli inizi della mia vita da blogger e seguo così pochi blog, in generale, che rimanere delusa da qualcuno di questi sarebbe impossibile. Anche perché prima di iscrivermi, di solito, leggo e rileggo tutti i post più vecchi di ogni blog, quindi ogni mia iscrizione è fatta con cognizione di causa! Quindi nessun blog mi ha delusa, per ora.

Domanda finale per tutti:

Quali buoni propositi hai per il prossimo anno?
Adoro i buoni propositi che si fanno a fine anno! Quelli per il blog sono:
- riuscire a far crescere il blog (per la precisione, raggiungere i primi 100 followers)
- essere più puntuale nella pubblicazione dei post
- riuscire a far crescere la pagina Facebook del blog, facendola diventare un vero punto d'incontro fra lettori 
- migliorare lo stile delle mie recensioni
Ho cercato di limitare i buoni propositi, perché più se ne scrivono, più è difficile riuscire a realizzarne qualcuno!

Ebbene, eccoci giunti al termine di questo ultimo post dell'anno. Rispondere è stato abbastanza duro, lo ammetto, però sono molto soddisfatta di questo recap del 2013. Giunti a questo punto, non mi resta che augurarvi di trascorrere uno splendido Capodanno, e soprattutto di iniziare al meglio il 2014! Al prossimo anno ;)
 

martedì 10 dicembre 2013

Chi ben comincia #9

Buon pomeriggio, cari lettori, e benvenuti in questo nuovo appuntamento con la rubrica Chi ben comincia. Wow, sono quasi emozionata al pensiero che martedì prossimo potrò presentarvi la prima cifra tonda di questo appuntamento: ben dieci appuntamenti, i primi dieci... Che bello!
Al di là di questo, come va la vostra settimana? La mia procede in una strana quiete, come se ogni fibra del mio essere cercasse di ignorare il fatto che venerdì mi attende il primo esonero dell'anno (biochimica e fisica applicata...pessimo esame per iniziare) e il mondo cercasse di adeguarsi a ciò. Non credo riuscirò a ignorare ancora per molto l'ansia, comunque, anzi penso che nei prossimi post potreste trovarmi particolarmente impanicata. Odio la chimica, è una di quelle materie in cui più mi applico meno mi sembra di apprendere. E dire che mi ero ripromessa di non avere pregiudizi sulla materia! Eppure non è questione di pregiudizi: il mio cervello, dopo un tot di nozioni, si rifiuta di apprendere altre formule, composti e cose del genere


Fortuna che a tranquillizzarmi ci ha pensato, in questi giorni, il libro di cui oggi voglio presentarvi l'incipit. Un libro a cui mi sono avvicinata piena di pregiudizi ma che ha completamente spazzato via ogni mia remora dopo le prime dieci pagine, anche meno. Di cosa sto parlando? Scopritelo dopo aver letto le poche regole di questa rubrica, che Alessia (de Il profumo dei libri) mi ha concesso di adottare!

Le poche regole della rubrica:
- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
- Aspettate i commenti
I love shopping a New York (Shopaholic #2) di Sophie Kinsella

ENDWICH BANK
Fulham Branch
3 Fulham Rd
LONDRA SW6 9JH



Rebecca Bloomwood
4 Burney Rd, int. 2
Londra SW6 8FD

18 luglio 2000

Gentile signorina Bloomwood,
la ringrazio per la sua lettera del 15 luglio dalla quale apprendo con piacere che lei è cliente della Endiwich Bank da quasi cinque anni.
Sfortunatamente, al contrario di quanto da lei auspicato, la nostra banca non prevede un "Premio fedeltà quinquennale" né un condono del debito tipo "colpo di spugna". Convengo che sono entrambe ottime idee.
Sono però disposto a estendere il suo scoperto di conto di altre 500 £, portandolo così a 4000 £, e suggerisco di incontrarci entro breve per discutere delle sue attuali esigenze di credito.
Distinti saluti

Derek Smeath
Direttore


ENDWICH - LA BANCA SEMPRE AL TUO FIANCO
***
Questa è la pagina con cui si apre il libro, e sinceramente non potevo limitarvi a riportare solamente il testo vero e proprio, perché è proprio la parvenza di una lettera che rende l'inizio ancor più strano, dal mio punto di vista. Insomma, io non sono una fan del genere chick lit o quel che è, tuttavia ammetto che dopo questo inizio ho subito detto "ok, devo capirci di più". Secondo me fin da queste prime righe capiamo parte del carattere della protagonista, Rebecca Bloomwood, e semplicemente dalla risposta che il direttore della sua banca le fornisce in merito ad alcune sue particolari richieste.
Voi cosa ne pensate di questa serie? L'avete letta? Io ho finito proprio ieri il libro (in tre giorni, comprese le ore passate a studiare) e non vedo l'ora di concludere il Project Ten Books per poter comprare le altre opere della Kinsella! A proposito del progetto, ho già concluso tre libri e sono davvero orgogliosa di me stessa: me ne restano solo cinque - perché il mio Project Ten Books conta in realtà solo otto libri - e poi potrò tornare a fare un po' di shopping libroso! Bello bello bello!
Bene, direi che è tempo di concludere l'appuntamento con la rubrica, per oggi. A presto!

giovedì 5 dicembre 2013

What's next...? #5

Buonasera, cari lettori!
Anche oggi mi trovo a scrivervi con il favore delle tenebre, come ormai accade da qualche giorno a questa parte. No, non preoccupatevi: non sto diventando una specie di animale notturno, semplicemente in questi giorni trovo tempo da dedicare al blog solamente la sera, prettamente nell'orario pre- o post-cena. 
Oggi sono davvero stanchissima, anche se felice: sono riuscita ad andare a Più libri, più liberi, la fiera nazionale della piccola e media editoria che si svolge a Roma dal 5 all'8 Dicembre al Palazzo dei Congressi (zona Eur). Se abitate nella città eterna, vi consiglio di farci un salto. Gli eventi organizzati nel corso delle giornate di fiera sono molte e gli espositori sono di una gentilezza incredibile, sempre pronti a fornire chiarimenti o spiegazioni sui libri che espongono. Mi spiace solo non aver potuto comprare nulla, ma essendo sotto Project Ten Pen sono dovuta stare buona... Una vera tortura, insomma, quella a cui mi sono sottoposta oggi. Una prova di forza, quasi. 


Ed eccoci nuovamente qui, a sbirciare le anticipazioni di ciò che troverete prossimamente sul blog. Eh sì, torna l'appuntamento con la rubrica What's next...? e anche questa settimana lo sneek peak riguarda il mondo del cinema. Sono troppo felice di esser riuscita ad andare al cinema più spesso del solito, questo mese, e sono ancor più allegra di condividere con voi questa piccola anticipazione cinematografica. Di cosa si tratta? Della pellicola La ragazza di fuoco, secondo capitolo della saga degli Hunger Games. Senza perdermi ulteriormente in chiacchiere, ecco la trama e il trailer del film.




La trama
Katniss Everdeen torna a casa incolume dopo aver vinto la 74ª edizione degli Hunger Games, insieme al suo amico, il "tributo" Peeta Mellark. La vittoria però vuol dire cambiare vita e abbandonare familiari e amici, per intraprendere il giro dei distretti, il cosiddetto "Tour di Victor". Lungo la strada Katniss percepisce che la ribellione sta montando, ma che il Capitol cerca ancora a tutti i costi di mantenere il controllo proprio mentre il Presidente Snow sta preparando la 75ª edizione dei giochi (The Quarter Quell), una gara che potrebbe cambiare per sempre le sorti della nazione di Panem.




Ormai credo che tutti voi sappiate quanto io ami la saga della Collins, quindi non dovrebbe stupirvi il fatto che io sia fra quei tributi italiani che ha invaso le sale cinematografiche per bearsi della visione di questo secondo capitolo.
A causa dell'ora, non riesco a dir molto altro, quindi vi lascio semplicemente al trailer del film e vi invito caldamente a vederlo al cinema. Al prossimo post e buonanotte a tutti!

mercoledì 4 dicembre 2013

Chi ben comincia #8


Ed eccomi tornata, anche se solo per un post breve breve.
L'ho detto nel post precedente: oggi è la giornata dei recuperi, e quindi ho intenzione di recuperare anche il post trascurato ieri a causa della stanchezza post-giornata fuori casa. Si tratta del consueto appuntamento con la rubrica Chi ben comincia, ideata da Alessia (de Il profumo dei libri) e adottata un po' di tempo fa anche da questo spazio. Siccome ho già sproloquiato abbastanza nel post precedente, per una volta mi limiterò a ricordarvi le poche regole cui questa rubrica è legata per poi lasciarvi alla lettura dell'incipit che oggi ho scelto per voi.

Le poche regole della rubrica:
- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
- Aspettate i commenti
 
Il canto della rivolta (Hunger Games #3) di Suzanne Collins

Capitolo 1

Mi guardo le scarpe e osservo il sottile strato di cenere che si deposita sulla pelle logora. Qui è dove c'era il letto che dividevo con mia sorella Prim. Laggiù c'era il tavolo di cucina. I mattoni del camino, crollati in un mucchio carbonizzato, fanno da punto di riferimento per il resto della casa. Come potrei orientarmi altrimenti, in questo mare di grigio?
Non rimane quasi nulla del Distretto 12. Un mese fa, le bombe incendiarie di Capitol City hanno distrutto le misere casupole dei minatori di carbone del Giacimento, i negozi della città, persino il Palazzo di Giustizia. Solo la zona del Villaggio dei Vincitori è scampata all'incenerimento, non so bene per quale motivo. Forse perché chi è costretto a venire qui in rappresentanza per conto di Capitol City abbia un posto piacevole in cui stare. L'occasionale giornalista. Una commissione incaricata di valutare le condizioni delle miniere di carbone. Una squadra di Pacificatori in cerca di profughi che ritornano.
Ma non ritornerà nessuno, a parte me. E anch'io sono qui solo per una breve visita.
***
Sono caduta, di nuovo, nella spirale degli Hunger Games. Non che ne sia mai uscita, in effetti, ma in questo periodo, causa l'uscita del film nelle sale, sto nuovamente impazzendo dietro alla saga della Collins. Quello che vi ho presentato oggi è l'inizio del terzo e ultimo capitolo della trilogia degli Hunger Games, che detiene il mio record personale di lettura: meno di 24 ore. Cronologicamente, si presenta come il prosieguo naturale del secondo volume. Cosa ne pensate? Voi avete già letto tutta la trilogia o avete intenzione di farlo in futuro?
Ah, dimenticavo di dirvi che domani sarò alla fiera Più libri, più liberi (se volete saperne di più, cliccate qui) e affronterò una delle sfide più dure: riuscirò a tener fede al project ten books e a non comprare libri o cedero al demone dello shopping libresco? Vi saprò dire domani come andranno le cose!
Non ho altro da dire, mi sembra, se non che mentre voi starete leggendo questo post io mi troverò in palestra, impegnata a sudar via le calorie accumulate dopo la mangiata al McDonald's di ieri. Sempre che la funzione di pianificazione mi assista, questa volta!
Al prossimo post, cari lettori, e grazie per il supporto che continuate a darmi!

[Film] Thor - The Dark World


Buon pomeriggio!
Come procede questa prima settimana di Dicembre? La mia è divisa fra gli impegni universitari e lo studio in vista del primo esonero, che avverrà il 13 di questo stesso mese; non riesco ancora a capire se sono davvero calma o se si tratta solo di un qualcosa di apparente, che svanirà nel lasso di tempo che mi separa da questa prima prova, ma spero seriamente nella prima opzione. Sto provando a mettere in pratica ciò che mi è sempre stato detto dai miei genitori: qualche ora di studio, fin quando sento che riesco ad apprendere, intervallata a un po' di svago. Ed è per questo che non mi sono ancora chiusa in casa, ma che cerco di approfittare di tanto in tanto per uscire e divertirmi un po', allontanando anche solo per qualche ora lo spettro di Biochimica da me.
Oggi è la giornata dei recuperi. Lunedì, non cercherò scuse, non avevo alcuna voglia di scrivere: ho provato a creare il post per rispettare gli impegni ma le frasi uscivano a fatica e quindi ho preferito lasciar stare. Ieri, invece, sono andata al cinema con alcune amiche dell'università e la sera ero così stanca che non sono riuscita a concludere nulla. Senza ulteriori indugi, il film di cui oggi voglio parlarvi è Thor - The Dark World, una pellicola del 2013 diretta da Alan Taylor. Parliamone!

La trama: un anno dopo "The Avengers", Thor sta combattendo per salvare tutti i Nove Regni da un misterioso nemico, più antico dello stesso universo. Allo stesso tempo, una malvagia razza, gli elfi oscuri, guidata da Malekith, cerca vendetta contro Asgard e vuole trascinare l'universo nell'oscurità. Di fronte ad un nemico ben più potente di Odino e di Asgard, Thor dovrà riunirsi a Jane Foster e poi liberare suo fratello Loki e prepararsi a un viaggio molto rischioso.

Commenti vari&eventuali: come sempre, prima di iniziare la vera e propria recensione, vorrei contestualizzare un minimo la pellicola. Io non sono una fan di Thor: non mi piace nei fumetti, mi piace ancor meno nelle trasposizioni cinematografiche. Questo perché lo vedo troppo perfetto, troppo imbattibile: è un Dio, cavolo, è ovvio che nessuno possa far nulla per sconfiggerlo. Questa cosa toglie gran parte del pathos che può derivare da un film d'azione, perché tanto si sa che deve vincere. Per forza. Potreste ribattere che tutti i supereroi sono invincibili, e non posso negare che alla fine vincono sempre; tuttavia, in Thor più che in altri la cosa mi disturba. Premesso questo, devo ammettere che sono rimasta piacevolmente colpita dal film.
La trama del film è semplice e lineare, a tratti lenta, soprattutto nella parte iniziale. Non ci sono punti particolarmente toccanti, persino la morte di Frigga e il successivo funerale non posseggono uno spessore emotivo tale da riuscire a smuovere una qualche sorta di compassione nel pubblico. Tuttavia, con l'entrata in scena di Loki e del suo sarcasmo, ecco che la pellicola inizia a ingranare: la trama si fa più veloce, le scene più piacevoli. Continua a mancare un vero e proprio coinvolgimento emotivo, tuttavia i siparietti comici che ci vengono presentati smuovono almeno parzialmente la platea, riuscendo a suscitare qualche risata o quantomeno un sorrisetto divertito. Contribuiscono a questo umorismo di fondo le scene che riguardano il professor Selvig - volto già noto per chi ha visto "The Avengers" e il primo film dedicato a Thor, se non sbaglio - e Darcy e il suo Stagista, anche se a Loki spetta il primato delle battute. Questo, però, rimane pur sempre un film d'azione, e dunque presenta delle scene d'azione che sono, nel complesso, ben riuscite; le definirei spettacolari al punto giusto, ma mai epiche. Anche in questo caso, non riescono a coinvolgere come dovrebbero, ma quantomeno sono belle da vedere. Nella seconda parte del film, come dicevo, il ritmo si fa più incalzante e si arriva a un finale mozzafiato che lascia chiaramente intendere un prosieguo nella saga di Thor. Mi raccomando, però: non abbandonate le poltroncine del cinema appena partono i titoli di coda! Come tutti gli appassionati dei film Marvel sanno, ogni pellicola presenta sempre un collegamento, un'anticipazione, con la pellicola seguente, e Thor - The Dark World non si stacca da questa tradizione: sono presenti infatti due scene finali, una che ci mostra uno degli abitanti di uno dei Nove Mondi inavvertitamente rimasto sulla Terra dopo l'interruzione del collegamento e l'altra che crea il consueto ponte di collegamento con il prossimo capitolo della saga di Thor. E da quello che ho visto, credo che sarà molto interessante!
Azzeccatissima la scelta dei colori e delle luci, che sottolineano in maniera netta la differenza fra i mondi in cui si svolge la storia, in particolare fra Asgard e la Terra. Se infatti il primo presenta scenari fiabeschi, palazzi dorati e vie dai colori iridescenti, quando la scena si sposta a Londra ecco che le luci si fanno più cupe e i colori virano verso le tonalità più fredde mentre la città inglese ci accoglie in tutto il suo magnificente grigiore. Lo scenario di Asgard, avvolto da una luce quasi onirica, ricorda in tutto la mitologia norrena, a cui dopotutto si rifanno Thor e il suo mondo, e i dettagli sono stati ben curati, a mio avviso, anche dal punto di vista dei costumi. Unica nota a sfavore dei costumisti: gli Elfi Oscuri. Li avrei preferiti meno simili ai cloni di Star Wars, a cui le divise si ispirano fin troppo per i miei gusti, e dotati di qualche peculiarità in più. Non sono fra i nemici riusciti meglio, ecco.
Parlando dei personaggi, ho trovato uno scarso approfondimento psicologico in alcuni di loro, per non dire in quasi tutti. Io so che questo è un film d'intrattenimento, e che quindi non devo aspettarmi monologhi interiori o cose di questo tipo, e di fatti non ricerco un genere di approfondimento tale. Tuttavia, i personaggi presentati in questa pellicola risultano scialbi e privi di peculiarità che possano renderli interessanti agli occhi di chi, come me, è un profano. Su Thor ho già detto abbastanza precedentemente: basti sapere che neanche la scena in cui Chris Hemsworth si mostra a torso nudo è riuscita a farmi cambiare idea sulla banalità del personaggio. Jane Foster (Natalie Portman) fa più danni che altro, ed è il classico co-protagonista femminile dalla scarsa utilità, decisamente stereotipato. Neanche Anthony Hopkins nei panni di Odino riesce a dare uno spessore alla pellicola o al ruolo, ma ho apprezzato l'analisi del rapporto che lo lega alla moglie Frigga. A maggior ragione, però, ho trovato troppo composta, quasi fredda, la reazione di quest'ultimo quando apprende della morte della moglie. Per non parlare di Malekith (Christopher Eccleston), colui che dovrebbe costituire la nemesi di Thor e dei Nove Mondi in questa pellicola: un personaggio abbandonato a se stesso, privo di una qualsiasi analisi interiore o di un approfondimento che avrebbe potuto renderlo un eccellente cattivo. Persino le motivazioni che ne muovono gli atti sono scarne e possono essere ridotte nell'abusatissimo voglio controllare tutto l'universo. Un discorso a parte va fatto per il personaggio di Loki, interpretato da Tom Hiddleston in maniera magistrale: sarcastico, ironico, pungente, costui è per me l'unico personaggio ben riuscito di tutto il film. Incredibilmente toccante l'attimo in cui si mostra in tutta la sua decadenza all'indomani della morte della madre adottiva, l'unica a cui si sentiva legato, l'unica che lo abbia amato realmente. Loki è l'unico personaggio che presenta un minimo di introspezione, l'unico che si solleva dal piattume generale in cui sono caduti gli altri personaggi. Non so se ciò sia dovuto all'attore che lo interpreta o semplicemente al personaggio stesso, che di certo presenta un carattere e una psiche ben più complessi di quelli del muscoloso fratellastro Thor, ma la pellicola merita di esser vista solamente per Loki.
Dopo tutta questa chiacchierata, forse vi starete domandando se io non abbia sbagliato quando ho scritto che la pellicola mi ha piacevolmente sorpresa. E io vi rispondo che no, non mi sono sbagliata, e che sì, questo film merita di essere visto. Perché, al di là di Loki, vi domanderete voi? Thor - The Dark World è un film cinematografico, nel senso stretto del termine: è una di quelle pellicole che vanno gustate al cinema mentre si sgranocchiano dei pop-corn in compagnia di qualche amico. Non è un film che fa riflettere, ma è un film che riesce nell'intento di intrattenere il proprio pubblico, soprattutto nella sua seconda metà. Ho apprezzato il modo in cui il nuovo regista ha cercato di avvicinare l'eroe norreno a quella fetta di pubblico che non lo conosceva, o che come me non lo sopportava: a questo servono le scenette comiche inserite nel film, secondo me, a rendere più umano un personaggio che invece non lo è, e che è sempre apparso ben distante da tutto ciò che potremmo definire "comune". E così un Thor che prende la metropolitana suscita un sorriso: un Dio invincibile costretto a stiparsi in un vagone della metro, il confronto fra l'incredibile e il comune.

Note: la pellicola è uscita nelle sale italiane il 20 Novembre 2013, dopo un'anteprima presentata nel corso del Lucca Comics&Games, e attualmente si trova ancora in programmazione. Thor - The Dark World è stato distribuito sia in 2D che in 3D: personalmente ho visto il film in 2D e secondo me può bastare così. Non so, infatti, quanto il 3D possa funzionare con questa pellicola. Il film ha una durata di 112 minuti.
Bene, anche oggi sono arrivata alla fine della recensione, che spero possa essere chiara e comprensibile; fatemi sapere se avete visto il film o se volete vederlo prima che esca dalle sale, sono davvero curiosa di capire se sono io che parto prevenuta con Thor o se qualcuno condivide con me quest'opinione. 
Vi lascio il trailer italiano della pellicola, se volete dargli un'occhiata... Al prossimo post!

lunedì 2 dicembre 2013

Monthly Recap #November


Buonasera e benvenuti in un post che in realtà doveva uscire ieri.
Se il buongiorno si vede dal mattino, questo mese che inizia con un post in ritardo non promette bene, eh? Non ho giustificazioni, semplicemente ieri non mi veniva nulla da scrivere nell'introduzione e quindi ho rimandato, rimandato, rimandato...fino a che non è passato un giorno. Ho giusto qualche minuto prima della cena e improvvisamente so cosa scrivere, anche se alla fine usciranno le solite banalità, lo so già. Comunque, è iniziato Dicembre, che è forse uno dei miei mesi preferiti. Perché? Perché c'è il Natale, e io adoro il Natale! Credo di poter affermare che sia il mio periodo dell'anno preferito, senza ombra di dubbio. Adoro addobbare casa assieme alla mia famiglia, i preparativi per il cenone, per non parlare della ricerca del regalo perfetto per ciascun parente e familiare. Insomma, sono davvero felice che sia arrivato Dicembre!
Come ogni inizio del mese, vi presento il Monthly Recap, in cui elenco - con gran soddisfazione mia - i post che sono riuscita a sfornare il mese precedente. Lo so, lo so: anche a Novembre non mi sono data da fare. Prendetevela con l'università! Comunque, vi lascio al post, ci rileggiamo alla fine!

Le Rubriche
Chi ben comincia
#1 - La ragazza di fuoco (Hunger Games #2) di Suzanne Collins

What's next...?

Random Post

Ho partecipato al progetto Books, Chocolate and...Friends indetto dal blog di Murimu: abbiamo letto il primo volume della saga "Hunger Games" e ne abbiamo discusso su diversi blog. Io mi sono occupata di parlare dei capitoli dal 15 al 21. Inoltre, per smaltire un po' di libri non letti, ho iniziato il Project Ten Books.

Le Recensioni
I Libri
#1 - Alice in Zombieland di Gena Showalter
#2 - Inferno di Dan Brown

I Telefilm
#1 - The Walking Dead (seconda stagione)

Cosa ho letto/visto in questo mese?
In questo mese, spinta soprattutto dal Project Ten Books, sono riuscita a leggere più di quanto credessi - finalmente -. Innanzitutto ho concluso Alice in Zombieland e Inferno, di cui trovate le impressioni già pubblicate nei giorni scorsi; ho inoltre iniziato e concluso La verità sul caso Harry Quebert - mamma mia, cosa non è quel libro - e non vedo l'ora di potervene parlare! Prossimamente leggerete tutti i miei pensieri riguardo questo romanzo. Guidata dal demone della lettura, ho iniziato, e quasi concluso, I racconti del mistero di Edgar Allan Poe: una lettura che desideravo fare da molto tempo e che in queste mattine allieta i miei spostamenti sui mezzi pubblici.
Anche Novembre sarebbe stato un mese senza cinema se non fosse che, con un colpo di coda, proprio sabato scorso mi sono recata a vedere Thor - The Dark World assieme a un gruppo di amici, segnando il mio ritorno in sala. Sono davvero soddisfatta della cosa!
Per quanto riguarda le serie tv, non ci sono state sostanziali modifiche, a parte il fatto che The Walking Dead è arrivato al fatidico finale di metà stagione e io non ero psicologicamente pronta per vederlo... Tornerà a febbraio, quindi mi attendono lunghi mesi di sofferenza... No ok, troppo tragica, però ammetto di non sopportare il finale di metà stagione, in ogni serie.

I buoni propositi per il prossimo mese
#1 - Essere più puntuale nella pubblicazione dei post
#2 - Creare delle immagini con cui aprire le rubriche
#3 - Leggere di più
#4 - Seguire l'Halloween Bookish Month organizzato da Frannie
#5 - Andare al cinema più spesso
#6 - Visitare il Festival Internazionale del Cinema di Roma
#7 - Creare una grafica natalizia
#8 - Far crescere il blog

Bene, credo che non ci sia altro da dire. Anche per questo mese il Monthly Recap finisce qui, con gran soddisfazione mia nel vedere che nonostante la disastrosa incostanza nella pubblicazione qualcosa di buono l'ho fatto. Prometto di continuare a impegnarmi per far crescere questo mio spazietto virtuale, perché alla fine ci tengo più di quanto credessi. E voi? Siete emozionati per l'ingresso nel nuovo mese? Ditemi che non sono l'unica ad attendere il Natale in maniera spasmodica! Io non vedo l'ora di fare l'albero e il presepe!
Come sempre, ringrazio tutti coloro che continuano a seguirmi e a sostenermi. Se vi siete persi qualche recensione, sentitevi liberi di rimettervi a pari. Al prossimo post!